A MIA MADRE

Yvonne De Rosa

 

A mia madre di Yvonne De Rosa. GuPho 2025

L’autrice prende spunto dalle storie di giovani soldati che hanno frequentato la Chiesa della Scuola Militare Nunziatella di Napoli. Attraverso una ricerca condotta all’interno di questo spazio, De Rosa crea un racconto senza tempo che descrive l’impatto devastante degli eventi bellici sulla giovinezza dei soldati e sui loro familiari. Le immagini scattate all’interno della chiesa, accostate al materiale d’archivio, creano una connessione emotiva con l’osservatore, senza fornire una rappresentazione diretta della realtà. Il progetto invita lo spettatore a riflettere su un unico concetto: tutte le guerre sono sbagliate e sempre combattute da ragazzi troppo giovani, sacrificati sull’altare della storia.

 

The author draws inspiration from the stories of young soldiers who attended the Church of the Nunziatella Military School in Naples. Through research conducted within this space, De Rosa creates a timeless story that describes the devastating impact of war events on the youth of soldiers and their families. Images taken inside the church, juxtaposed with archive material, create a connection with the observer, without providing a direct representation of reality. The project invites the viewer to reflect on a single concept: all wars are wrong and always fought by boys who are too young, sacrificed on the altar of history.

 


Yvonne De Rosa

Yvonne De Rosa

 

Fotografa, cultrice della materia, fondatrice e direttrice artistica degli spazi indipendenti Magazzini Fotografici di Napoli. Il suo lavoro esplora la natura del mezzo fotografico e il suo utilizzo per raccontare. Attraverso la sua ricerca, utilizza spesso un “tempo passato, un tempo sospeso” per riflettere su argomenti contemporanei, creando un dialogo tra passato e presente.

 

Photographer, connoisseur of the subject, founder and artistic director of the independent spaces Magazzini Fotografici in Naples. Her work explores the nature of the photographic medium and its use to narrate. Through her research, she often uses a “past, suspended time” to reflect on contemporary topics, creating a dialogue between past and present.

A mia madre di Yvonne De Rosa. GuPho 2025