The Clouds of Unconscious
Tiane Doan Na Champassak
The Clouds of Unconscious è un’installazione fotografica che ricostruisce un archivio dimenticato. Qualche anno fa a Bangkok, in un edificio abbandonato, Tiane Doan Na Champassak ha scoperto oltre 100 diapositive scartate che immortalavano una famiglia thailandese degli anni Sessanta e Settanta, che posava orgogliosa con la propria Mercedes. Il progetto esplora la memoria, la cultura materiale e il nostro legame con le immagini. Concepito come un’installazione da tavolo, invita gli spettatori a confrontarsi con questi momenti perduti e a reimmaginare le vite dietro di essi.
The Clouds of Unconscious is a photographic installation that reconstructs a forgotten archive. A few years ago in Bangkok in an abandoned building Tiane Doan Na Champassak discovered over 100 discarded slides capturing a Thai family from the sixties and seventies, proudly posing with their Mercedes. The project explores memory, material culture, and our bond with images. Conceived as a table installation, it invites viewers to engage with these lost moments and reimagine the lives behind them.
Tiane Doan Na Champassak
Tiane Doan na Champassak (nato nel 1973) è un artista visivo francese il cui lavoro fonde la fotografia con l’appropriazione, la variazione e la ricontestualizzazione. Utilizzando materiali trovati, dai mercatini delle pulci alle fonti digitali, esplora il détournement e l’acheropita. Un punto focale della sua pratica sono i libri d’artista, che sono conservati in importanti collezioni, tra cui il Centre Pompidou, la Tate Modern, la MoMA Library, il Getty Research Institute e il Museo Reina Sofia.
Tiane Doan na Champassak (b. 1973) is a French visual artist whose work blends photography with appropriation, variation, and recontextualization. Using found materials, from flea markets to digital sources, he explores détournement and acheiropoieta. A strong focus of his practice is artist’s books, which are held in major collections, including Centre Pompidou, Tate Modern, MoMA Library, Getty Research Institute, and Museo Reina Sofia.
